La storia di Calderara di Reno e del suo territorio è caratterizzata dal passaggio dei fiumi RENO e LAVINO che hanno condizionato lo sviluppo e la vita delle comunità che abitavano questi luoghi. Ancora oggi non si è riusciti ad individuare con esattezza il luogo dove avvenne lo storico incontro nel 43 a.c. tra Ottaviano, Antonio e Lepido, per decidere la tripartizione del vasto dominio di Roma. Vi sono a proposito varie ipotesi avvalorate da alcuni storici che attribuiscono come luogo dell'incontro Sacerno, frazione di Calderara di Reno. Individuare oggi il luogo esatto è pressochè improbabile, viste le notevoli trasformazioni che il territorio ha subito.Certo è che, teatro dell'incontro furono con certezza storica questi luoghi. Al tempo degli antichi romani, il Reno scorreva fra paludi separate dal fiume da lembi di terra che emergevano ed avevano la funzione di separatori delle acque. Su quelle terre scorrevano le strade romane Emilia e Claudia. E' nel XI secolo che le si trova menzionate con i nomi Polesino da Mattina, l'attuale Trebbo di Reno e Polesino di Sera oggi Longara.
Bisogna attendere l' VIII secolo per documentare le prime opere di bonifica, che vennero messe a punto da varie comunità religiose, prime fra tutte i benedettini di Montecassino. Nel 1200 ebbero inizio importanti opere di manutenzione idraulica e stradale. Nel 1300 il monastero di Sant'Elena, da tempo in disuso passò ai padri Serviti. Le vicende storiche di Calderara vennero poi archiviate con quelle di Borgo Panigale con cui era aggregata. Passato il periodo che vide attive le comunità religiose che abitarono conventi e monasteri, il territorio subì nuovamente un cambiamento. Si edificarono le prime ville e palazzi ad uso villeggiatura dei nobili bolognesi del XVI secolo. Questo fu un bene poichè la nobiltà di allora portò al recupero e ad una nuova bonifica dei terreni adiacenti alle ville. Nacquero così nuove proprietà e tenute terriere. Alla coltivazione della vite fu riservata un'attenzione particolare, poichè si capì il pregio particolare di quei terreni. Nel 1810 Calderara conquistò la propria autonomia amministrativa e politica divenendo di fatto comune.